Ilaria + Luca + Maria

Nella vita, il tempismo è importante: trovarsi nel bel mezzo di maggio, nel roseto della Villa Reale di Monza, il giorno di una Family Session... fa proprio pensare di essere nel posto giusto, al momento giusto. Un'esplosione di colori e petali caduti lungo i vialetti, illuminati dalla luce accecante delle undici di mattina.

Lo sapete che ai fotografi di solito non piace scattare nelle ore centrali delle giornate di sole? Perché la luce in quei momenti è forte, si hanno zone luminosissime e parti in ombra nerissime e nette, come se i contorni fossero disegnati a matita e riempiti calcando bene. Sapete quanto amo le atmosfere delicate e quindi sì, ovviamente anche io ho sempre detestato la luce che va dalle 11 alle 15. Giusto una settimana fa scrivevo su Facebook una personale dichiarazione d'amore per la luce delle 19, quella bassa e dorata delle serate estive. Per dire.

Ma pensandoci meglio, non riuscire a scattare ogni volta i servizi al tramonto, è la mia fortuna. Dicono che uscire dalla propria comfort zone sia una buona cosa e ne sono sempre più convinta. E la qualità della luce è solo una delle tante piccole accortezze che rendono bella una fotografia, probabilmente neppure la più importante... Specialmente se si tratta di ritratti di famiglia pieni d'amore e sorrisi. Ma anche di qualche broncio, il vestitino un po' stropicciato, i visi non rivolti verso l'obiettivo e tutti i momenti spontanei e reali che mi piace catturare nelle foto. Le piccole, bellissime imperfezioni che raccontano i miei soggetti meglio di qualsiasi posa pianificata.

Il segreto per una bella fotografia non è avere la luce perfetta, ma non crearsi aspettative, imparare ad osservare. Vivere nel momento, con il cuore e gli occhi bene aperti.