Storia di un'attesa

L'attesa di qualcosa di bello: ci vorrebbe una parola sola e semplice che descriva quanto è potente questa sensazione... ma è proprio dove le parole non arrivano che la fotografia si rivela il mezzo ideale. In questo caso, cinque scatti. Cinque mini sessioni in studio, cinque mattine. Cinque giorni degli ultimi tre mesi di gravidanza di Massimiliana, diluiti quanto basta per raccontare la crescita progressiva della pancia.

Ma anche della condivisione di questi momenti con la piccola Carlotta, che tocca, guarda, accarezza e gioca con il suo pancione. Per ogni sessione stiamo selezionando una singola fotografia, che andrà a comporre un'immagine unica e stampata, perfetta per essere appesa. Eppure lo confesso, ho un debole per tutti gli scatti extra, quasi una sorta di backstage per quell'unica foto prescelta. L'imprevedibilità è sempre un'ottima cosa e fotografare i bambini esclude a priori ogni possibilità di rigida pianificazione - per fortuna!

Ecco le prime due "tappe" di questo progetto, e alcune immagini rubate fra un tentativo e l'altro di posa. Voi quali preferite? Quelle più calme e posate o quelle vivaci e caotiche?